À propos de cette revue
La «Rivista di Studi Fenici» è un periodico internazionale Peer Reviewed del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale - ISPC), fondato da Sabatino Moscati e pubblicato da Edizioni Quasar.
La Rivista di Studi Fenici, ha periodicità annuale ed è destinata ad accogliere articoli da presentare in lingua inglese, anche se, benchè in forma limitata, saranno accettati contributi in francese, tedesco e spagnolo.
La rivista accetta contributi in italiano, francese, inglese, spagnolo e tedesco, che vengono sottoposti al giudizio di due o più revisori secondo la procedura della "peer review".
Per proporre un contributo scrivere a:
Redazione della Rivista di Studi Fenici
Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale
Consiglio Nazionale delle Ricerche
Area della Ricerca di Roma 1
Strada della Neve s.n.c., Via Salaria km 29,300
00010 Montelibretti (RM)
o agli indirizzi:
Per facilitare il lavoro di redazione e garantire l'uniformità dei testi, gli autori sono pregati di attenersi strettamente alle seguenti norme.
Testo, note e bibliografia
I testi vanno presentati in formato digitale, .doc (word), utilizzando font unicode con dimensioni 12, note a piè di pagina in corpo 10. Il file deve essere privo di Macro, Protezioni del documento (= Accesso illimitato), Tag, Sillabazione, Commenti, Collegamenti ipertestuali, Opzioni per il rilevamento delle Modifiche e qualunque altra nota sulla Revisione.
Ogni contributo deve essere accompagnato:
1) dalla traduzione del titolo in inglese;
2) dall’Abstract (max. 1000 battute spazi inclusi) in inglese;
3) da max. 5 parole-chiave in lingua inglese per facilitare la soggettazione dello studio;
4) dall’indirizzo completo e da altri recapiti dell'Autore.
Il titolo dell’articolo va in maiuscolo neretto; seguono Nome per esteso e Cognome dell’Autore in Maiuscolo/Maiuscoletto. Per il proprio indirizzo mail e l'eventuale indicazione della filiazione accademica, l'autore può apporre un asterisco in esponente al proprio cognome e fornire in basso, prima delle note, le informazioni desiderate.
Nella divisione in paragrafi inserire una riga vuota subito dopo il suo titoletto e due righe vuote alla fine del paragrafo stesso. La gerarchia dei titoli dei vari livelli dei paragrafi (anche nel rispetto delle centrature, degli allineamenti e dei caratteri – maiuscolo/maiuscoletto spaziato, alto/basso corsivo e tondo) è la seguente:
RIVISTA DI STUDI FENICI
1. Rivista di Studi Fenici
1. 1. Rivista di Studi Fenici
1. 1. 1. Rivista di Studi Fenici
Le parole in lingue straniere moderne, nonché quelle in greco, latino, fenicio, ebraico, etc., quando siano trascritte in alfabeto latino, vanno evidenziate in corsivo, a meno che non si tratti di termini specialistici di ampia utilizzazione o comunque entrati nell'uso vivo della lingua italiana. Per le parole greche non trascritte si utilizza il minuscolo tondo e per quelle sumeriche il maiuscolo tondo.
Le parole "Confronta"/"Confrontare" vanno abbreviate Cfr. o cfr.; la parola "secolo" va abbreviata sec.
Quando nel testo si richiama una illustrazione si deve usare l’abbreviazione Fig./Figg., Tav./Tavv. entro parentesi tonde.
Gli indicatori di nota vanno posti in esponente in alto a destra, senza spazio. Le note vanno numerate in sequenza continua e poste in esponente dopo il segno di interpunzione.
In nota si suggerisce di utilizzare sempre il sistema c.d. "Harvard" facendo ricorso a sigle alfanumeriche binarie composte secondo lo schema Cognome Autore + data, p./pp., fig./figg., ecc., che andranno sciolte nell'elenco finale delle "Abbreviazioni bibliografiche". L’abbreviazione AA.VV. non va mai utilizzata. L'espressione "in corso di stampa" va indicata "c.s." nel titolo abbreviato e per esteso nella sigla sciolta. Nel caso di più contributi dello stesso autore pubblicati nello stesso anno, indicare l’anno di edizione + le lettere minuscole a, b, ecc. senza spazio.
Nei singoli casi i titoli vanno così indicati:
Monografie: Nome Autore/Curatore abbreviato + Cognome Autore/Curatore in maiuscolo/maiuscoletto + titolo del libro in corsivo + luogo di edizione + anno di edizione.
- Esempio: Bartoloni 1976 = P. Bartoloni, Le stele arcaiche del tofet di Cartagine, Roma 1976.
Nel caso di più autori (fino a tre), vanno posti uno di seguito all’altro, in maiuscoletto separati fra loro da un trattino lungo; oltre i tre autori si opterà per una riduzione a sigla basata sul titolo o Autore et al.
- Esempio: Bartoloni – Tronchetti 1981 = P. Bartoloni – C. Tronchetti, La necropoli di Nora, Roma 1981 («Collezione di Studi Fenici», 12).
In caso di volume collettaneo i nomi del/dei curatore/curatori sono seguiti dall’indicazione (ed.) o (edd.), da considerarsi abbreviazioni di (edidit) o di (ediderunt).
- Esempio: Niemeyer 1982 = H.G. Niemeyer (ed.), Phönizier im Western, Mainz am Rhein 1982.
Se il titolo è quello principale di un’opera in più tomi, viene seguito dalla virgola, da eventuali indicazioni relative al numero di tomi, in cifre romane tonde, omettendo "vol.", seguite dalla virgola e dal titolo del tomo, in corsivo alto/basso, seguito dall’eventuale Sottotitolo, in corsivo alto/basso, separato da un punto.
Nel caso di monografie o articoli inclusi in collane o serie speciali, l’indicazione andrà dopo l’anno di edizione seguito dalla virgola fra parentesi tonde, col titolo fra virgolette a caporale tondo alto/basso seguito dalla virgola e dall’eventuale numero arabo tondo
- Esempio: M. Balmuth (ed.), Studies in Sardinia Archaeology III, Nuragic Sardinia and the Mycenaean World, Oxford 1987 («BAR International Series», 387).
Articoli in riviste: Nome Autore abbreviato + Cognome Autore in maiuscolo/maiuscoletto + titolo del contributo in corsivo + nome della rivista in tondo fra virgolette a caporale + annata della rivista espressa in numeri arabi + anno di edizione + n. di pagine. L’abbreviazione "sg." va evitata e vanno sempre indicati il numero iniziale e quello finale di pagina del contributo citato.
- Esempio: Acquaro 1976 = E. Acquaro, Amuleti egiziani della Collezione Gorga, in«Aegyptus»56, 1976, pp. 192-206.
Nel caso di più autori di un articolo(fino a tre), i loro nomi vanno posti uno di seguito all’altro, in maiuscoletto separati fra loro da un trattino lungo; oltre i tre autori si opterà per una riduzione a sigla basata sul titolo o Autore et al.
Cataloghi di mostra: Nome Curatore abbreviato + Cognome in maiuscolo/maiuscoletto + (ed.)/(edd.) in tondo minuscolo + Titolo in corsivo + Catalogo della mostra + (sede della mostra + anno della mostra) + luogo di edizione + anno di edizione (es.:
- Esempio: Ferrari 2004 = D. Ferrari, Cartagine nella tradizione moderna, in E. Acquaro – D. Ferrari (edd.), I Fenici. L'Oriente in Occidente, Catalogo della mostra (Milano 2004), Milano 2004, pp. 106-115.
Atti di convegno: Nome Curatore abbreviato + Cognome in maiuscolo/maiuscoletto (ed.) / (edd.), in tondo minuscolo + Titolo in corsivo + (sede del convegno + data precisa del convegno) + luogo di edizione + anno di edizione.
- Esempio: D’Oriano 1994 = R. D'Oriano, Un santuario di Melqart-Ercole ad Olbia, inA. Mastino – P. Ruggeri (edd.), L'Africa Romana. Atti del X convegno di Studio (Oristano, 11-13 dicembre 1992), Sassari 1994, pp. 937-948.
Abbreviazioni: Per i periodici devono essere utilizzate le sigle bibliografiche dell’Année Philologique o dell’Archäologische Bibliographie o dell’IFAO. In assenza di abbreviazione, il titolo deve essere indicato per intero.
Gli autori greci devono essere citati secondo le sigle del LSJ; gli autori latini secondo le sigle dell’OLD.
I libri biblici vanno abbreviati secondo il sistema in uso per La Bible de Jérusalem (Paris 2001) e sue traduzioni.
Illustrazioni
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Non saranno accettati né immagini né grafici forniti in formato Word. I grafici devono essere consegnati nel loro formato originale. Le immagini in formato cartaceo eventualmente allegate devono essere accompagnate dalla relativa numerazione indicata in modo chiaro direttamente sull’immagine (ad esempio sul retro).
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